«l’assassinio di Gentile fu una carognata ingiusta e vigliacca. Gentile non era fascista». Che gli antifascisti furono dei «cacasotto» perché «uccisero un grande e inerme filosofo mentre non ebbero il coraggio di sminare i ponti di Firenze che i tedeschi avevano minato»
Così parlava in una lettera ritrovata anni dopo la sua morte e resa pubblica nel 2010 Oriana Fallaci in riferimento all’assassinio del filosofo Giovanni Gentile, Articolo completo cliccando sul link sottostante:
75 anni fa, i GAP colpiscono a Firenze “Non uccido l’uomo ma le sue idee!”
Nel 1993 Indro Montanelli rievocando la morte di Gentile scrisse su Il Giornale:
«Appresi quella notizia mentre mi trovavo prigioniero a Gallarate in uno scantinato della Gestapo. Mi ci trovavo da molti mesi, e sempre avevo creduto di trovarmici dalla parte giusta: quella dei resistenti. Per la prima volta dubitai di essere dalla parte sbagliata: quella dei sicari»