Stragi partigiane: 5 maggio 1945 l’eccidio di costa d’Oneglia

L’eccidio di costa d’Oneglia è una delle tante stragi partigiane passate nell’oblio più assoluto, solo Giorgio Pisanò e Giampaolo Pansa ne hanno fatto cenno nelle loro opere storiche. Siamo nella sera del 4 maggio 1945 quando, una banda armata si presenta qualificandosi come “polizia partigiana” al carcere di Imperia. Dopo aver dichiarato di essere stati… Read More Stragi partigiane: 5 maggio 1945 l’eccidio di costa d’Oneglia

28 aprile 1945, la morte di Alessandro Pavolini il “superfascista”

Il 28 aprile 1945 veniva fucilato insieme ad altri 12 fra gerarchi e militari della Repubblica Sociale Italiana, Alessandro Pavolini segretario del Partito Fascista Repubblicano e comandante delle Brigate Nere. Sempre in prima linea l’ex Ministro della cultura popolare del Regno d’Italia, sarà l’ultimo ad arrendersi, non prima di aver sostenuto un conflitto a fuoco… Read More 28 aprile 1945, la morte di Alessandro Pavolini il “superfascista”

Stragi partigiane: 2 maggio 1945 il massacro di Graglia nel biellese

Quella che andiamo a raccontare oggi è una delle tante stragi partigiane perpetrate negli ultimi giorni di guerra e passate nell’oblio più assoluto. L’episodio si svolse come riportato nel titolo il 2 maggio 1945 nel comune di Graglia nel biellese e rappresenterà la strage più efferata perpetrata nella provincia. Come riportato dal sito http://lagranderupe.altervista.org ad… Read More Stragi partigiane: 2 maggio 1945 il massacro di Graglia nel biellese

Stragi partigiane: fine aprile 1945 il massacro del palazzo ducale di Sassuolo

Durante il restauro del Palazzo Ducale di Sassuolo (allora sede distaccata dell’Accademia di Modena) avvenuto nell’anno 1998/99, consistenti in scavi e rifacimento degli impianti elettrici all’interno della Corte del Palazzo, nel sottosuolo del cortile, vennero rinvenuti gli scheletri di circa 50 salme di adulti ma anche bambini. Imolaoggi.it ha dedicato un articolo all’episodio: https://www.imolaoggi.it/2016/04/24/sassuolo-una-delle-tante-stragi-effettuate-dai-partigiani-censurata-dalle-istituzioni/

Giuseppe Solaro, un fascista di sinistra

La figura di Giuseppe Solaro è una delle più affascinanti nell’ambito della breve vita della Repubblica Sociale Italiana e anche una fra le più nascoste dalla storiografia ufficiale. Nato nel 1914 a Torino fu Federale (segretario provinciale) del Partito Fascista Repubblicano del capoluogo piemontese e comandante della I Brigata Nera “Ather Capelli”, comando che lasciò… Read More Giuseppe Solaro, un fascista di sinistra

17 agosto 1944, la morte del marchese Felice Cordero di Pamparato

La sera del 17 agosto 1944, Felice Cordero marchese di Pamparato, comandante della Brigata partigiana “Campana” veniva impiccato a Giaveno in provincia di Torino, presso l’Albergo Centrale insieme a tre suoi compagni. Era stato catturato il giorno precedente durante un rastrellamento condotto dalle Brigate Nere «Ettore Muti» di Milano e «Ather Capelli» di Torino. Oltre… Read More 17 agosto 1944, la morte del marchese Felice Cordero di Pamparato

“Sono una medaglia d’oro, ho diritto ad essere sparato sul petto”

Fra i quindici fucilati il 28 aprile 1945 sul lungolago di Dongo, piccolo centro della provincia di Como, c’era anche Francesco Maria Barracu, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Sociale, pluridecorato soldato e cieco di guerra. Celebre la sua frase pronunciata davanti al plotone di esecuzione: “Sono una medaglia d’oro, ho diritto… Read More “Sono una medaglia d’oro, ho diritto ad essere sparato sul petto”

Torino 31 marzo 1944, i GAP uccidono il giornalista Ather Cappelli

Ather Capelli nasce in una frazione di Ferrara il 31 ottobre 1902, terzo di nove figli. Il 15 marzo 1921 si iscrive al P.NF il Partito Nazionale Fascista, nato nel 1921 dalla trasformazione in partito del movimento dei Fasci italiani di combattimento con cui partecipò alla Marcia su Roma. Con gli inizi degli anni ’30… Read More Torino 31 marzo 1944, i GAP uccidono il giornalista Ather Cappelli

27 marzo 1944, la battaglia di Villa Santinelli

Il 19 marzo 1944, la popolazione di Sansepolcro nella Valtiberina insorse per protestare contro il coprifuoco anticipato alle 18 come misura di ritorsione per un aggressione subita da un fascista. Per la verità, più che di una sollevazione antifascista, si era trattato di una reazione spontanea e la sera stessa, forse nell’intento di dare un… Read More 27 marzo 1944, la battaglia di Villa Santinelli