A poco più di un mese dall’armistizio di Cassibile del 3 settembre 1943 e dall’annuncio della resa l’8 Settembre che aveva gettato nel caos interi reparti delle Forze Armate italiane lasciati irresponsabilmente a sé stessi senza nessun ordine dai propri comandi, il maresciallo d’Italia, Pietro Badoglio, dichiarava guerra alla Germania nazista, fino a poco prima alleata dell’Italia fascista.
Questo il testo con cui il Maresciallo e primo Ministro del Regno d’Italia annunciava la dichiarazione di guerra alla Germania nazista:
Con la dichiarazione fatta l’8 settembre u.s., il Governo da me presieduto, mentre annunciava la accettazione da parte del Comandante in Capo delle Armate angloamericane in Mediterraneo dell’armistizio da noi richiesto, ordinava alle truppe italiane di rimanere con le armi al piede, pronte a respingere qualsiasi tentativo di violenza da qualsiasi parte venisse loro fatta.
Con una simultaneità d’azione che evidentemente palesò un ordine superiore da tempo impartito, le truppe tedesche imposero ad alcuni reparti il disarmo, mentre nella maggior parte dei casi passarono decisamente all’attacco. […]
ITALIANI! Non vi sarà pace in Italia finché un solo tedesco calcherà il vostro suolo. Noi dobbiamo, tutti compatti, marciare avanti con i nostri amici degli Stati Uniti di America, della Gran Bretagna, della Russia e delle altre Nazioni Unite. Nei Balcani, in Jugoslavia, in Albania, in Grecia, ovunque si trovino truppe italiane che sono state testimoni di uguali atti di aggressione e di crudeltà, esse devono combattere fino all’ultimo contro i tedeschi. […]
ITALIANI! Vi informo che S.M. il Re mi ha dato l’incarico di notificare oggi 13 ottobre la dichiarazione di guerra alla Germania.
(P. Badoglio, 13 ottobre 1943)
Chi volesse ulteriormente approfondire l’argomento può leggere l’articolo scritto da Alessandro Guardamagna su ParmaDaily il 13 ottobre del 2015 segueno il link sottostante:
ITALIANI IN GUERRA 