Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, giorno in cui venne emesso il n° 1, fino al tragico 8 settembre 1943, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando nello stesso post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 303
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 6 aprile 1941:
Sul fronte greco, attività di artiglierie. Nostre formazioni aeree hanno attaccato in picchiata e mitragliato apprestamenti difensivi e truppe nemiche.
Nell’Africa settentrionale, continua l’avanzata verso oriente delle colonne italiane e tedesche in Cirenaica.
Velivoli inglesi hanno ripetuto, nella notte del 5, il bombardamento su Tripoli: alcuni feriti e danni.
Nel Mediterraneo orientale, un nostro sommergibile ha attaccato un convoglio nemico. Un piroscafo di grosso tonnellaggio è stato affondato; un secondo piroscafo è stato colpito con siluro. Nostri velivoli hanno bombardato altro convoglio nemico ad ovest dell’isola di Creta. Un nostro aereo da ricognizione, attaccato da caccia avversari, ha abbattuto un velivolo tipo Hurricane. Nell’Africa orientale le nostre truppe effettuano il loro concentramento nelle zone prestabilite.
- Bollettino n. 674
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 6 aprile 1942:
Elementi esploranti avversari, appoggiati da artiglieria, sono stati respinti nella zona a sud – est di Mechili. Nella stessa regione nostri velivoli da combattimento hanno attaccato con palese efficacia un concentramento di automezzi, danneggiandone gravemente buon numero. Un aereo non è ritornato.
La ferrovia Marsa Matruh – Alessandria è stata nuovamente bombardata da nostri apparecchi e interrotta in più punti.
Poderose aliquote dell’arma aerea germanica hanno effettuato ripetute incursioni diurne e notturne sull’isola di Malta: l’arsenale, le officine e i depositi carburante di La Valletta sono stati potentemente bombardati ed un incrociatore in quel bacino è stato centrato; aerodromi e piste di lancio dell’isola hanno subito notevoli danni; un Hurricane risulta abbattuto in combattimento.
- Bollettino n. 294
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 6 aprile 1941:
Sul fronte tunisino azioni di fuoco delle opposte artiglierie; nel settore centrale un attacco avversario appoggiato da mezzi blindati veniva respinto.
Formazioni aeree italiane e germaniche hanno nuovamente bombardato il porto di Bona e le linee di comunicazioni nemiche. La caccia dell’Asse abbatteva in combattimento 15 aerei anglo-americani. Numerosi quadrimotori lanciavano ieri bombe nei dintorni di Marsala e su Palermo, Trapani e Porto Empedocle, arrecando notevoli danni. Tra la popolazione si contano 4 morti e 9 feriti nella zona di Marsala, 17 morti e 74 feriti a Palermo, 2 feriti a Trapani, 13
morti e 32 feriti a Porto Empedocle. Dodici apparecchi nemici venivano abbattuti: 7 da cacciatori tedeschi, 5 da batterie contraeree, caduti in mare 3 a ponente delle isole Levano e Favignana, 1 al largo di Porto Empedocle ed il quinto a 14 Km a nord – ovest di Capo Gallo (Palermo). Non sono rientrati alle basi, dalle operazioni degli ultimi due giorni, 5 nostri velivoli.
Nelle incursioni del giorno 4 su Napoli l’aviazione nemica — oltre ai 2 apparecchi segnalati dal bollettino n. 1045, distrutti dalle artiglierie della difesa — ha perduto ad opera della nostra caccia un quadrimotore ed un bimotore caduti presso le isole di Ventotene e Ponza.