L’8 gennaio 1944, si apriva a Verona in Castelvecchio, costruito tra il 1354 e il 1356 da Cangrande II della Scala per avere un nucleo fortificato di controllo sull’Adige in corrispondenza dell’accesso settentrionale alla città, precisamente nella sala da concerto degli Amici della Musica, dove dal 14 al 15 novembre dell’anno precedente si era tenuto il I Congresso nazionale del Partito Fascista Repubblicano (PFR), quello che passò alla storia come il “processo di Verona“.
Alla sbarra comparivano sei dei membri del Gran Consiglio del Fascismo che, nella seduta del 25 luglio 1943, avevano sfiduciato Benito Mussolini dalla carica di Capo del Governo e dato il via agli eventi che culminarono nel tragico armistizio reso noto l’8 settembre dello stesso anno, uno dei momenti più bui della storia nel nostro amato paese.