Nell’ottobre del 1940 Superaereo, il comando superiore della Regia Aeronautica durante la seconda guerra mondiale, progetta una missione aerea offensiva mai pensata da nessuna forza aerea in conflitto, una missione ispirata alle teorie di strategia aerea del generale Dohuet. Si trattava di bombardare i pozzi petroliferi di Manama nelle isole del Bahrein, a quei giorni protettorato britannico, poste a migliaia di chilometri da Rodi, nel nostro possedimento nel Dodecaneso.
La missione che verrà condotta il 19 ottobre 1940 vedrà protagonista una formazione di Savoia Marchetti S.M. 82 noti come Marsupiali, comandata dal pluridecorato Ettore Muti. Sarà la missione più lunga tra quelle effettuate in totale autonomia di volo da tutte le aeronautiche belligeranti nei teatri d’operazione europei ed orientali. Sebbene poco noto, fu un vero e proprio primato, in quanto durante la missione verranno coperti circa 4.100 km e nel corso dell’intero conflitto mondiale nessuna Aeronautica riuscirà neppure lontanamente ed eguagliarlo.

Cosi il Quartier Generale delle Forze Armate nel suo bollettino n. 135 in data 20 ottobre 1940 comunicava alla Nazione l’impresa di Muti e della Regia Aeronautica:
Nella notte sul 19 c.m. una nostra formazione da bombardamento pesante, dopo un lungo volo di circa 4500 chilometri, ha effettuato un’azione offensiva sull’importante centro petrolifero dell’isola Bahrein, possedimento inglese nel golfo Persico. L’obiettivo, costituito da raffinerie, oleodotti, depositi e serbatoi di carburanti, è stato efficacemente colpito, dando origine a enormi incendi visibilissimi a grandissima distanza. Tutti i nostri velivoli sono rientrati
Potete leggere il nostro post dedicato all’impresa della Regia Aeronautica seguendo il link sottostante:
Un altro primato italiano sconosciuto – Il bombardamento delle isole del Bahrein
Ciao vero ne ha parlato la rivista storia militare era un aereo magnifico.ho visitato anni 50 tricolore di mare a caricare spezia l’Ascione. In esso volavano alcuni miei amici bello …
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Forse va un po rivisto il commento, quando capisco cosa voleva dire lo pubblico
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