Il 7 febbraio 1941, poche ore dopo la conclusione dell’operazione Compass, la grande offensiva lanciata dalle truppe britanniche nel dicembre precedente, in quella che passò alla storia come battaglia di Beda Fomm, trovava la morte il militare italiano più alto in grado caduto in combattimento nel corso della seconda guerra mondiale. Si trattava del comandante della X armata italiana, generale di corpo d’armata Giuseppe Tellera morto nella battaglia che decretò la distruzione totale della grande unità e la perdita dell’intera Cirenaica.
Il valoroso ufficiale aveva provato fino all’ultimo alla testa degli ultimi carri M13 a fermare l’avanzata britannica, rimanendo gravemente ferito nel corso degli ultimi combattimenti del 6 febbraio. Trasportato a Bengasi, morì il giorno seguente e seppellito nella stessa città. Gli inglesi gli tributarono un funerale “with full military honors” e alla sua memoria venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
«Capo di Stato Maggiore del Comando Superiore Forze Armate Africa Settentrionale, fu organizzatore fattivo e previdente, specie nel periodo che condusse le nostre armi alla vittoria di Sidi El Barrani. Assunto, in una situazione particolarmente critica il comando di un’armata, conservava durante il forzato ripiegamento del Gebel Cirenaico, la calma più serena, dando luminose prove di alta capacità di comando e di eminente valore personale. Nella battaglia del Sud Bengasino, quando il nemico aveva già reso impossibile la ritirata delle nostre truppe su Agedabia, arrestava, in due giorni di asprissima lotta, l’irruenza dell’avversario e gli infliggeva gravissime perdite, obbligandolo a desistere dalla sua spinta nella Sirtica. Riunite le truppe superstiti in estrema difesa in una località particolarmente importante, tentava ripetutamente, con grave rischio personale, di raccogliere gli ultimi mezzi per aprirsi un varco e rompere l’accerchiamento nemico. In tale supremo eroico tentativo cadeva gloriosamente sul campo, degnamente, suggellando una vita d’intera dedizione alla Patria.»
— Sidi El Barrani – Africa Settentrionale settembre 1940 – Agedabia 6 febbraio 1941
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[…] Il successivo giorno, 7 febbraio le truppe inglesi attaccheranno le residue forze della ormai stremata X armata italiana, e nonostante la strenua resistenza delle truppe corazzate italiane a Beda Fomm, annienteranno l’intera armata. Nell’ultima resistenza troverà la morte anche il suo comandante il generale Giuseppe Tellera. […]
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[…] Agedabia 7 febbraio 1941, l’eroica morte del generale GiuseppeTellera […]
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