Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 170
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 24 novembre 1940:
Sul fronte greco il nemico ha tentato invano di ostacolare la manovra delle nostre truppe, che prosegue regolarmente. Nei pressi di Pantelleria un velivolo tipo Blenheim, raggiunto dalla nostra caccia, e stato abbattuto in fiamme. Durante una crociera offensiva sul cielo di Malta la nostra caccia ha impegnato combattimento con la caccia avversaria, abbattendo in fiamme sei velivoli nemici. Successivamente, una nostra formazione da bombardamento ha attaccato gli aeroporti di Micabba e di Hal – Far, centrando gli obiettivi. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell’Africa settentrionale l’aviazione nemica ha lanciato bombe su Tobruk e Bardia senza causare vittime ne danni. Nell’Egeo, velieri nemici sono stati bombardati ed incendiati da nostri velivoli nei pressi dell’isola di Samo. Nostre unità leggere hanno attaccato e colpito un mas ed alcune navi posamine avversarie. Tutte le nostre unità sono rientrate illese.
Nell’Africa orientale elementi corazzati nemici hanno attaccato el Galo (Kenia) e sono stati respinti con perdite.
Un aereo nemico, in ricognizione su Chisimaio, è stato abbattuto dalla nostra caccia; l’equipaggio è stato catturato. Aerei nemici hanno lanciato bombe nei pressi di Decamerè, senza conseguenze. L’aviazione nemica ha effettuato un’incursione notturna su Torino e sulla Liguria lanciando bombe, spezzoni incendiari e razzi illuminanti. Nessuna vittima, né danni.
- Bollettino n. 540
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 24 novembre 1941:
Anche ieri, quinta giornata della grande battaglia di Marmarica, la lotta tra le forze italo – tedesche e quelle britanniche non ha avuto sosta dal mattino alla sera; accaniti combattimenti terrestri ed aerei si sono rinnovati nel vasto quadrilatero desertico Tobruk – Bir el Gobi – Sidi Omar – Sollum.
Altre sortite dalla piazzaforte di Tobruk, tentate dal nemico con largo impiego di mezzi corazzati e blindati, sono state validamente contrastate dalle nostre fanterie e artiglierie, in stretta cooperazione con reparti germanici: su questo settore, dove il nemico ha riportato gravi perdite umane, sono già stati messi fuori combattimento non meno di cinquanta carri armati nonché altri mezzi blindati.
A Sud e a sud – est della Piazzaforte, divisioni italiane in unione con unità corazzate germaniche e col concorso di reparti aerei dell’Asse hanno rotto notevoli forze meccanizzate nemiche, distruggendo e danneggiando gravemente molti carri e automezzi di vario tipo: sono stati catturati prigionieri ed inflitte perdite rilevanti.
Ad occidente di Sollum, nei combattimenti sostenuti nei giorni 22 e 23 contro le forze corazzate tedesche, i britannici hanno subito notevoli perdite: alcune loro unità sono state fortemente logorate o completamente distrutte, come è avvenuto per la 4° brigata corazzata il cui comandante generale Sperling è stato fatto prigioniero. Sul fronte di Sollum, dove dal pomeriggio del 22 la divisione Savona, è fortemente impegnata da forze nemiche appoggiate da intenso fuoco d’artiglieria e sostenute da unità motorizzate ed aeree, gli attacchi e contrattacchi si sono alternati senza tregua: numerosi mezzi corazzati nemici sono già stati distrutti od inutilizzati e molte perdite sono state causate all’attaccante dalle nostre truppe che tenacemente resistono. Le batterie contraeree della divisione hanno abbattuto in fiamme due velivoli avversari.
In numerosi combattimenti aerei risultano già abbattuti dalla caccia tedesca dieci apparecchi nemici. I nostri cacciatori ne hanno abbattuto in fiamme quattordici e mitragliati efficacemente parecchi altri. La colonna motorizzata britannica spintasi nel deserto cirenaico ha attaccato un nostro piccolo presidio avanzato a nord dell’oasi di Gialo: il presidio è stato sopraffatto dopo essersi strenuamente difeso ed avere inflitto perdite al nemico.
In Africa orientale, sui fronti di Gondar, azioni locali di nostri reparti avanzati ed efficaci tiri delle artiglierie della Piazza. La nostra caccia ha mitragliato accampamenti nemici a sud di Azzozò.
Ad ovest di Marsa Matruh, un grosso piroscafo nemico scortato da quattro cacciatorpediniere e da aviazione è stato colpito con due siluri da nostri aerosiluranti, che hanno anche abbattuto un velivolo e sono rientrati alla base, benché gravemente danneggiati. Il piroscafo si è arrestato, sbandando. Ad occidente di Tobruk è stato catturato un motoveliero inglese armato, con il relativo equipaggio.
- Bollettino n. 913
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 24 novembre 1942:
Sul fronte cirenaico e al confine algero – tunisino azioni di elementi esploranti.
Velivoli germanici in riusciti attacchi nelle acque algerine colpivano e gravemente danneggiavano 5 piroscafi, fra i quali una grande nave passeggeri ed un cacciatorpediniere.
Nel Mediterraneo 7 apparecchi avversari sono stati abbattuti dalle artiglierie contraeree; un altro è precipitato in mare a seguito di combattimento.
Nostre formazioni hanno ripetutamente bombardato l’aeroporto di Micabba.
Una nostra unità al comando del tenente di vascello Mario Colussi ha distrutto in Mediterraneo un sommergibile nemico.