Il 4 novembre 1943 dopo una durissima battaglia iniziata il 23 ottobre, l’VIII armata britannica aveva sfondato il fronte dell’Asse intorno ad El Alamein. Mentre era in pieno svolgimento la ritirata dall’Egitto, truppe anglo-americane sbarcano in forze in Marocco e Algeria, scarsamente contrastate dalle forze della Francia di Vichy formalmente alleata con l’Asse. Le truppe italo-tedesche a quel punto si sarebbero ritrovate a combattere su due fronti.
Lo Stato Maggiore italiano reagì prontamente, già il 10 novembre ventinove Macchi 202 atterrarono sul campo di Tunisi e due giorni dopo due piroscafi e cinque caccia torpediniere italiani sbarcarono a Biserta il primo consistente nucleo di forze per occupare la Tunisia. Si trattava di un migliaio di uomini, appartenenti al 10° Bersaglieri, al 92° Fanteria, LDVI I gruppo semoventi da 75/18, CI e CXXXVI Battaglioni carro da 47/32 e 1800 tonnellate di materiale.
Pochi giorni dopo e precisamente il 16 novembre 1942, a Biserta da due piroscafi arrivati in mattinata e accolti subito da un bel bombardamento, sbarcavano alcune centinaia di paracadutisti. Sotto il giubbotto mimetico, indossavano l’uniforme di panno grigio-azzurro della Regia Aeronautica. Quando tutti furono inquadrati sulla banchina, l’ammiraglio Biancheri salì su un bidone di benzina e rivolse loro pochissime parole che suonavano così:
« Ragazzi, qui tutti ci guardano: italiani, tedeschi, francesi, inglesi, americani e tunisini. E’ una buona occasione per farvi onore. Sotto, dunque, e viva l’Italia! »
Erano gli uomini del I Battaglione d’assalto Paracadutisti della Regia Aeronautica in Tunisia. Per leggere la storia del reparto e delle sue gesta potete cliccare sul link sottostante: