Il 18 agosto 1946, era domenica e nella città di Pola, si sarebbero dovute tenere le tradizionali gare natatorie per la Coppa Scarioni, organizzate dalla società dei canottieri “Pietas Julia”. In quel periodo l’Istria era rivendicata dalla Jugoslavia di Tito, che l’aveva occupata fin dal maggio 1945 e la città di Pola era amministrata a nome e per conto degli Alleati dalle truppe britanniche, ed era quindi l’unica parte dell’Istria al di fuori del controllo jugoslavo.
Quel giorno sulla spiaggia di Vergarolla, si verificò una strage di nostri connazionali, strage ai più ancora ad oggi sconosciuta, per di più avvenuta in tempo di pace, essendo la guerra conclusa da oltre un anno. Il tragico episodio costituisce per la storia della Repubblica Italiana, nata solo due mesi e mezzo prima, la prima e più sanguinosa strage terroristica, i morti accertati saranno ben 65 ma, come molti episodi compiuti dalla parte di coloro che la guerra la vinsero, sono stati per decenni “dimenticati”. La strage di Vergarolla dopo l’emersione delle stragi partigiane a fine guerra, della triste vicenda delle Foibe, rimane ancora a oggi un episodio sconosciuto alla maggior parte delle persone.
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