Nome e Cognome | Vincenzo Magliocco |
Luogo e data di nascita | Palermo, 1º gennaio 1893 |
Forza Armata | Regia Aeronautica |
Specialità | |
Squadra e stormo | 14º Stormo |
Reparto | |
Unità | |
Grado | Generale di Brigata Aerea Comandante del 14º Stormo |
Anni di servizio | 1914-1936 |
Guerre e campagne | Prima Guerra Mondiale Guerra d’Etiopia |
Luogo e data del conferimento | Lechemti, 27 giugno 1936 |
Luogo e data della morte | Lechemti, 27 giugno 1936 |
Causa della morte | Ucciso in combattimento con un gruppo di ribelli Arbegnuoc |
Motivazione della Medaglia d’Oro | «Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato tra i pionieri dell’Italia imperiale, chiedeva, con generosa insistenza, di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare, col simbolo del tricolore, il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde di ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l’impari combattimento per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria. Lekempti, 27 giugno 1936.» |
Riconoscimenti e altre decorazioni | Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia (Cielo dell’Etiopia, dicembre 1935 – aprile 1936) Medaglia d’argento al valor militare (Piave-Zenson, novembre 1917) Medaglia d’argento al valor militare (Cielo Basso Piave, marzo 1918) Medaglia di bronzo al valor militare (Cielo del Piave, giugno-novembre 1918) Promozione per merito di guerra al grado di tenente in S.A.P. (servizio attivo permanente) A lui è stato intitolato l’aeroporto di Comiso fino al 7 giugno 2014, data della reintitolazione a Pio La Torre. |
Luogo di sepoltura | Informazione non reperita |
Il Generale Vincenzo Magliocco rimase ucciso insieme ad altri 11 italiani in quello che viene ricordato come eccidio di Lechemti o eccidio di Bonàia. Nella notte tra il 26 e il 27 giugno 1936 da un gruppo di guerriglieri etiopici attaccò una spedizione militare aerea italiana, guidata dal generale palermitano, accampata sull’aviosuperficie di Bonàia, nei pressi di Lechemti, nella regione occidentale dell’Etiopia. Fra coloro che rimasero uccisi in quel tragico giorno vi era fra gli altri anche Antonio Locatelli, l’unico militare italiano decorato con tre Medagli d’Oro al Valor Militare.