Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, giorno in cui venne emesso il n° 1, fino al tragico 8 settembre 1943, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 360
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 30 maggio 1941:
Nostre unità aeree hanno bombardato nuovamente, nella notte sul 31, gli impianti portuali di La Valletta (Malta). Nell’isola di Creta continuano i movimenti delle nostre truppe per raggiungere gli obiettivi loro assegnati, in stretta cooperazione con le forze germaniche. In Egeo, velivoli inglesi hanno lanciato bombe su alcune località del nostro possedimento. Un velivolo nemico è stato abbattuto dalla difesa contraerea. Nell’Africa settentrionale velivoli italiani e tedeschi, con la protezione della caccia italiana, hanno bombardato a Tobruk batterie contraeree nemiche.
Il giorno 28, velivoli germanici da bombardamento hanno attaccato automezzi nemici nei pressi della Piazza assediata ed hanno colpito e gravemente danneggiato un piroscafo di grosso tonnellaggio a nord di Marsa Matruh. Nell’Africa orientale i nostri presidi continuano a resistere valorosamente alle preponderanti forze nemiche.
- Bollettino n. 730
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 31 maggio 1942:
In Marmarica proseguono i combattimenti nel corso dei quali nuove gravi perdite sono state inflitte al nemico; fra i prigionieri — che superano i duemila — sono l’ammiraglio di squadra sir Cowan e un comandante di brigata.
Sono stati inoltre distrutti o catturati 345 carri armati, 21 autoblindo, 53 cannoni, oltre 200 automezzi.
L’aviazione ha rinnovato gli attacchi contro colonne avversarie colpendo e incendiando gran numero di veicoli; la piazza di Tobruk e stata intensamente bombardata da poderose formazioni. In combattimenti contro la caccia italiana e germanica l’aviazione inglese ha perduto 16 apparecchi; due altri erano costretti ad atterrare rispettivamente nei pressi di Bengasi e Apollonia: gli equipaggi sono stati catturati. Tre nostri velivoli non hanno fatto ritorno. Bombardieri in quota e in picchiata hanno battuto gli aeroporti di Malta e cacciatori di scorta hanno distrutto uno Spitfire. Un nostro aereo non è rientrato alla base. Altri sono tornati con morti e feriti a bordo.
Nel Mediterraneo orientale un piroscafo di 3.000 tonnellate veniva avvistato e silurato da nostri velivoli.
Un nostro sommergibile non é tornato alla base. Le famiglie dell’equipaggio sono state informate.
Un limitato numero di bombe dirompenti e di spezzoni incendiari, lanciato nella notte passata su Messina e nella zona tra Comiso e Vittoria, non ha causato vittime.
L’equipaggio di 5 uomini di un bombardiere nemico, abbattuto dalla difesa contraerea di Messina in una precedente incursione, é stato fatto prigioniero nell’isola di Filicudi (Eolie).
- Bollettino n. 1.101
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 31 maggio 1943:
Formazioni aeree nemiche sganciavano ieri numerose bombe sulla città di Napoli, che ha subito la 70a incursione, su località della Sardegna e delle province di Foggia, Bari, Potenza. Notevoli i danni ad edifici pubblici e privati in Napoli, dove sei quadrimotori venivano abbattuti, 3 dalla nostra caccia, uno da quella germanica e 2 dalle artiglierie contraeree.
In azioni condotte contro l’isola di Pantelleria, l’avversario perdeva altri 9 apparecchi colpiti dalle batterie della difesa, un altro precipitava in mare ad opera dei nostri cacciatori.
Nelle incursioni segnalate nel bollettino odierno si deplorano le seguenti vittime tra la popolazione: 58 morti e 351 feriti a Napoli; 5 morti e io feriti complessivamente nelle varie località della Sardegna. In seguito alla rimozione delle macerie e al decesso di alcuni feriti gravi, le vittime dell’incursione nemica su Civitavecchia sono salite a 295.