Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’11 giugno 1940, giorno in cui venne emesso il n° 1, fino al tragico 8 settembre 1943, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post, i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 265
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 27 febbraio 1941:
Sul fronte greco, nulla d’importante da segnalare.
Malgrado le condizioni atmosferiche avverse, nostri aerei hanno spezzonato e mitragliato apprestamenti difensivi e vie di comunicazione nelle retrovie nemiche. Un nostro velivolo non é rientrato. Formazioni germaniche da bombardamento, scortate da squadriglie da caccia italiane e germaniche, hanno eseguito una azione in massa sugli aeroporti di Malta. Dieci velivoli nemici sono stati visti ardere al suolo. Numerosi altri sono stati gravemente danneggiati. Aviorimesse e impianti portuali sono stati colpiti. Nei combattimenti aerei, quattro velivoli Hurricane sono stati abbattuti dalla caccia tedesca e due dalla nostra.
In Africa settentrionale, nostri aerei hanno bombardato e mitragliato automezzi e attendamenti nemici. Il giorno 25, aerei del C.A.T. hanno colpito con bombe di grosso calibro un cacciatorpediniere nemico davanti alla rada di Tobruk, parchi di automezzi e postazioni di artiglieria nei pressi della città. Un reparto di aerosiluranti tedesco ha affondato nel Mediterraneo occidentale un piroscafo di 5.000 tonnellate.
Nell’Africa orientale, le truppe nemiche battute nella zona di Zilmani (Sudan), di cui al bollettino n. 262, hanno ripiegato su Boma, lasciando sul terreno numerosi morti e materiale bellico. In Somalia, dopo oltre un mese di accanita resistenza, le nostre truppe di fronte alle preponderanti forze nemiche ripiegano combattendo verso Mogadiscio.
- Bollettino n. 636
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 27 febbraio 1942:
Sul fronte cirenaico ricognizioni a largo raggio di elementi motocorazzati italiani e tedeschi.
L’attività dell’aviazione, contrastata dal maltempo, ha avuto per obiettivo le attrezzature portuali di Tobruk e gli aerodromi di Malta che sono stati a più riprese efficacemente battuti.
Rinnovate incursioni nemiche su Tripoli e Bengasi hanno causato danni non gravi; a Bengasi, dove alcune case arabe risultano colpite, si contano otto morti e sette feriti fra la popolazione musulmana. Un nostro sommergibile non è rientrato alla base.
Un velivolo avversario ha tentato nelle prime ore di stamane di sorvolare Messina. Colpito dal preciso tiro della difesa contraerea, l’apparecchio, del tipo Wellington, è stato costretto ad ammarare nei pressi di Capo Peloro; i sei canadesi componenti l’equipaggio sono stati catturati illesi.
- Bollettino n. 1.008
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 27 febbraio 1943:
L’aviazione italo – germanica é stata molto attiva nello scacchiere tunisino, appoggiando efficacemente azioni locali nel settore settentrionale; in combattimenti aerei 22 apparecchi avversari sono stati abbattuti.
Velivoli nemici hanno lanciato bombe su Gabés e Biserta danneggiando molte abitazioni civili e causando alcuni morti e feriti. In Mediterraneo venivano raccolti 7 naufraghi di una motosilurante inglese affondata.
Nel pomeriggio di ieri aeroplani avversari bombardavano Cagliari provocando notevoli danni: 73 morti e 286 feriti tra la popolazione.