Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, giorno in cui venne emesso il n° 1, fino al tragico 8 settembre 1943, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. il Partito Nazionale Fascista, le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post, tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 238
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 1 febbraio 1941:
Sul fronte greco, normale attività di artiglierie e di pattuglie. Sono stati attaccati a volo radente ed efficacemente spezzonati concentramenti di truppe nemiche. Nella Cirenaica, nostre unità corazzate hanno attaccato e respinto a sud del Gebel mezzi nemici, che sono stati bombardati dalla nostra aviazione.
Nell’Africa orientale, è continuata la battaglia sul fronte nord; in accaniti combattimenti le nostre valorose truppe, nazionali e coloniali, hanno inflitto notevoli perdite al nemico; anche le nostre perdite sono sensibili. L’Aeronautica ha continuato a dare, con instancabile slancio, il proprio efficace contributo alla lotta.
Durante una crociera notturna di nostre torpediniere nelle acque dell’Egeo, una torpediniera al comando del capitano di corvetta Francesco Mimbelli ha avvistato ed attaccato un convoglio di piroscafi scortato. Uno di essi, di almeno 10.000 tonnellate, è stato colpito ed è subito affondato. Nonostante la violenta reazione della scorta, le nostre unità sono rientrate incolumi alla base.
- Bollettino n. 610
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 1 febbraio 1942:
Barce è stata raggiunta ed oltrepassata. Le truppe nostre e tedesche continuano ad incalzare il nemico.
Sulle forze in ripiegamento e sulle retrovie avversarie, l’aviazione dell’Asse ha rinnovato instancabilmente i suoi attacchi: molti automezzi risultano incendiati e distrutti.
Incursioni inglesi su Tripoli e Misurata hanno causato danni trascurabili. Non sono segnalate vittime.
Velivoli germanici hanno proseguitole operazioni diurne e notturne di distruzione delle basi dell’isola di Malta.
- Bollettino n. 982
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 1 febbraio 1942:
Forti azioni di reparti blindati e di artiglierie sono continuate da parte nemica nella Tripolitana occidentale, sempre contrastate dalla nostra immediata reazione: 5 carri armati, alcuni cannoni e numerosi automezzi avversari venivano distrutti.
In Tunisia proseguono i combattimenti nelle zone raggiunte i giorni scorsi dalle truppe dell’Asse che hanno preso un centinaio di prigionieri e immobilizzato 12 carri armati.
In aspri duelli la caccia germanica abbatteva io velivoli mentre altri 4 venivano distrutti dalle batterie contraeree.
Nostri cacciatori di scorta ad un convoglio in navigazione nel Mediterraneo sventavano l’attacco di bombardieri britannici e facevano precipitare in mare un Beaufighter.
Quadrimotori americani si sono ieri portati tre volte sul cielo di Messina sganciando numerose bombe e causando danni .ingenti a molti fabbricati: il numero delle vittime é in via di accertamento. Ad opera della difesa contraerea italo – germanica di Reggio Calabria e Messina, 3 Liberator venivano abbattuti.
Uno degli apparecchi che avevano agito su Messina, mitragliava e spezzonava una casa presso Melito di Porto Salvo (coste meridionali della Calabria): sono segnalati sei morti, fra cui l’Arcivescovo della Diocesi in visita pastorale e cinque feriti civili.
Altre incursioni su Catania, Trapani ed Augusta, causavano danni a fabbricati; non ancora precisate le vittime. Le artiglierie della difesa abbattevano tre degli aerei incursori su Augusta, visti precipitare in fiamme ed esplodere, uno a nord – est di Siracusa, un altro a levante della penisola di Magnisi ed il terzo a nord – est della città. La contraerea di Trapani ha abbattuto due apparecchi che sono caduti, uno tra gli scogli Porcelli e Asinelli e l’altro a nord della città. Una nostra corvetta e una torpediniera sono affondate per azione nemica al largo delle coste tunisine. L’arrivo immediato dei mezzi di soccorso ha permesso di salvare la quasi totalità degli equipaggi.