I bollettini di guerra del 29 novembre 1940-41-42

Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.

Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:

Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bol­lettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di compren­sione e di stile.

Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.

  • Bollettino n. 175

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 29 novembre 1940:

Nella giornata di ieri, sul fronte greco, le divisioni FerraraSiena e Centauro della 11.a Armata hanno contrattaccato e stroncato ogni tentativo nemico di infiltrazione. Sul fronte della 9.a Armata nessun avvenimento particolare. Circa 300 velivoli delle nostre formazioni aeree hanno bombardato i centri e le vie di comunicazione colpendo ripetutamente gli obiettivi, specialmente nelle zone di Erseke e di Sopiki, provocando esplosioni ed incendi. Ad Erseke un deposito di carburanti è stato mitragliato ed incendiato. Nei combattimenti aerei sono stati abbattuti quattro velivoli da caccia nemici; due nostri ve­livoli non sono rientrati. Sul fronte della 9.a Armata la nostra arti­glieria contraerea ha abbattuto due velivoli in fiamme: un altro da bombardamento ha atterrato nel letto del fiume Devoli; l’equipaggio composto di un ufficiale e di due sottufficiali è stato catturato. Altre formazioni aeree hanno bombardato gli obiettivi di Corfù. Su que­st’ultima base il mattino del giorno 28 nostre unità navali hanno eseguito una prolungata azione di bombardamento a breve distanza contro le opere militari. Sono stati colpiti con evidenti risultati di­struttivi: le batterie di S. Salvatore, di S. Stefano, di Cultura e di Roda; gli apprestamenti difensivi e la caserma di Sidari; la stazione radio di Tignola e una stazione di vedetta. La reazione nemica è stata disordinata e senza effetto. Le nostre unità non hanno riportato alcun danno.

Nei pressi di Malta, avvistata una formazione navale nemica, questa veniva raggiunta ed attaccata da nostre formazioni aeree. Una grossa nave da guerra è stata colpita in pieno da una bomba di grosso calibro. Violenti combattimenti si sono impegnati tra i nostri velivoli da bombardamento, scortati dalla caccia e la caccia avversaria. Cinque velivoli nemici sono stati abbattuti e quat­tro seriamente danneggiati. Un nostro velivolo non è rientrato. Du­rante la notte nostri aerei hanno bombardato il porto della Valletta (Malta).

Nell’Africa orientale incursioni aeree nemiche su Tessenei, senza conseguenze, su el Uasch, causando due feriti e su Comar (Me­temma), ferendo alcuni sudditi ed uccidendo un bambino. Un no­stro sommergibile — il Marconi — ha affondato in Atlantico una nave da trasporto inglese carica di 10.000 tonnellate. Aerei nemici hanno tentato di raggiungere le città di Brindisi e Taranto. Accolti dal violento fuoco di sbarramento della difesa contraerea hanno lanciato, solo nei pressi di Brindisi, bombe dirompenti ed incendiarie, che sono cadute in aperta campagna e nel mare.

  • Bollettino n. 545

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 29 novembre 1941:

Ieri, undecima giornata della battaglia di Marmarica, la lotta si è riaccesa violenta alle prime luci dell’alba e si è protratta fino a notte. Sul fronte di Sollum attività di artiglieria e sterili tentativi di at­tacco da parte nemica. A Tobruk, nuovo attacco dell’avversario in direzione est per rompere il cerchio che lo rinserra, nettamente stron­cato dalle truppe della divisione Bologna. Nella zona centrale, aspri combattimenti tra opposte masse corazzate e di fanteria sostenute da artiglieria e da aviazione, durante i quali una intera brigata di fanteria nemica motorizzata è stata annientata: mille e più prigio­nieri sono caduti nelle mani delle truppe tedesche e italiane; fra tali prigionieri trovasi anche il generale inglese James Karges coman­dante la brigata. I carri armati britannici distrutti ammontano a più di 50; numerosi altri mezzi meccanizzati e da trasporto nemici sono stati incendiati ed inutilizzati.

Le forze aeree italo – germaniche sono state molto attive. Alcune squadriglie hanno seguitato a martellare gli elementi motorizzati avversari nella zona dell’oasi di Gialo.

Nel pomeriggio del 27, due velivoli britannici hanno mitragliato Misurata: uno di essi è stato abbattuto in fiamme. Altri due appa­recchi sono stati abbattuti sul fronte marmarico.

 Bollettino n. 918

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 29 novembre 1942:

Azioni di reparti esploranti in Cirenaica e in Tunisia; squadriglie italiane e germaniche hanno agito da bassa quota contro colonne nemiche incendiando numerosi veicoli.

Quindici apparecchi avversari sono stati abbattuti in vittoriosi duelli dalla caccia tedesca del Nord Africa francese; un altro, raggiunto dal tiro contraereo, precipitava in mare durante un’incursione su Tripoli. Nelle acque algerine nostre formazioni di aerosiluranti, comandate dal capitano Giulio Cesare Graziani e dal tenente Giuseppe Cimicchi, attaccavano ieri un importante convoglio; nonostante l’intervento del­la forte scorta aerea, l’azione aveva successo: un grosso piroscafo, centrato, saltava in aria e 4 altri mercantili venivano danneggiati in così grave misura da far ritenere sicuro il loro successivo affondamento.

Dalle operazioni della giornata 4 nostri velivoli non ritornavano. Aeroplani britannici hanno nuovamente bombardato questa notte Torino; i danni sono ingenti specie nel centro urbano; non ancora accertato il numero delle vittime; calmo il contegno della popolazione.

Nel Mediterraneo una nostra unità al comando del tenente di vascello Alfredo D’Angelo ha colato a picco un sommergibile nemico.

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