Nome | Raffaele Stasi |
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Luogo e data di nascita | Napoli, 11 febbraio 1896 |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo o Specialità | |
Reparto | 130° reggimento fanteria “Perugia” |
Brigata o unità | Brigata fanteria “Perugia” |
Grado | Tenente di Complemento |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Data e Luogo di morte |
Monte Meletta Davanti (Altopiano di Asiago), 22 novembre 1917 |
Motivazione della Medaglia d’Oro |
«Figlio unico e riformato, subiva un’importante operazione, per ottenere l’idoneità fisica al servizio e si arruolava volontario. Pur essendo studente di medicina, scelse e preferì l’arma di fanteria, nella quale, nominato ufficiale, fece 25 mesi di trincea, essendo di splendido esempio a tutti, per singolare coraggio nei numerosi combattimenti ai quali prese parte col suo reggimento. Sereno e calmo nel pericolo, paziente ed indefesso nella preparazione dei suoi soldati, instancabile in ogni evenienza, mai la sua costanza e la sua fede vacillarono di fronte alle più ardue situazioni. In una di queste, resa ancor più grave dalle difficoltà opposte dal terreno e dal nemico, ma, soprattutto dalle condizioni morali delle truppe stremate dalla lotta e dalla stanchezza, assaltando fortissime posizioni, condusse con slancio leonino la sua compagnia nelle trincee nemiche aspramente contese e, giuntovi per primo, cadde colpito a morte da una raffica di mitragliatrice al grido:“Avanti, Savoia ! “. Sublime esempio di elette virtù militari, di abnegazione, di devozione al dovere e di ardente amor di Patria.» |
Altre decorazioni e riconoscimenti |
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Sul monumento che lo ricorda a Melette è incisa la frase:
«per fervido amore di Patria volontario di guerra dopo innumerevoli prove di singolare ardimento nell’ora della riscossa sull’Altipiano conteso andò di là dal prodigio incontro alla morte. Se non fu dato agli uomini rintracciare le sue spoglie mortali qui dinanzi alle vette del suo sangue vermiglie aleggia il suo spirito immortale»
