26 ottobre 2020, il G.I.S. riceve la Bandiera di Guerra

A Livorno presso la sede della 2^ Brigata Mobile Carabinieri, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, è stata formalmente consegnata al Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.) dell’Arma dei Carabinieri la Bandiera di Guerra, concessa con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 aprile 2020.

La Bandiera di Guerra costituisce il simbolo dell’onore, delle tradizioni, della storia delle Forze Armate e del ricordo dei Caduti. In particolare, accompagna la Forza Armata, il Corpo armato o il reparto cui è stata assegnata per tutta la sua vita operativa e viene difesa fino all’estremo sacrificio. Essa ha anche un altro forte significato simbolico: il militare dinanzi ad essa presta il suo giuramento.

A seguito del successo dell’operazione Feuerzauber (Fuoco Magico) del 18 ottobre 1977, condotta dagli uomini del GSG-9, il reparto di teste di cuoio della Polizia tedesca, che in Somalia riuscirono a liberare 86 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio del volo Lufthansa 181 dirottato ed ancora in mano ai terroristi, l’allora ministro degli interni Francesco Cossiga, ordinò la creazione di UN.I.S. (UNità Interventi Speciali) così da affiancare alle investigazioni anti-terrorismo, anche azioni di “commando”.

Il 24 ottobre del 1977 fu così emanata la direttiva del Ministero dell’Interno per la costituzione di unità operative per operazioni speciali anti-terrorismo. Così i vertici dei carabinieri decisero di attingere dal “1º Battaglione carabinieri paracadutisti Tuscania” per la creazione del G.I.S. il Gruppo Intervento Speciale che sarà in Italia il primo reparto di “teste di cuoio” ad essere istituito, il 6 febbraio 1978. Ancora oggi tutto il personale operativo, la cui età massima non deve essere superiore ai trent’anni, viene fornito dagli uomini del Tuscania. Il logo del reparto contiene il paracadute, che indica l’appartenenza del Gruppo alle aviotruppe, e il gladio romano a doppia lama, che ne richiama quella alle Forze speciali italiane e il suo bellissimo motto così recita:

“In Singuli virtute aciei vis” – Nella virtù del singolo trae la forza il gruppo.

Il reparto appena costituito era composto da 36 carabinieri paracadutisti, compresi gli ufficiali, e diviso in due sezioni. Il primo impiego, avvenne solo un mese dopo dalla costituzione, durante le operazioni di ricerca di covi delle Brigate Rosse durante il rapimento Moro e il 29 dicembre 1980, gli uomini del G.I.S. compivano la loro prima spettacolare azione, intervenendo nel supercarcere di Trani per sedare una rivolta capeggiata da terroristi, che avevano preso in ostaggio 18 guardie penitenziarie, riuscendo in pochi minuti a riprendere il mano la situazione.

Attualmente, il reparto è sempre impiegabile h24, per l’attuazione di azioni speciali, ad elevato rischio. Le ipotesi di utilizzo sono la liberazione di ostaggi, la riassunzione del controllo di obiettivi di vitale interesse nelle mani di terroristi, gli interventi risolutivi su aeromobili, treni ed autobus nei casi di dirottamento o di sequestro e l’operabilità in ambienti NBC, caratterizzati da pericolo di radiazioni nucleari, batteriologico o chimico. Oltre a questi compiti fornisce anche un supporto altamente qualificato ai reparti territoriali in occasione d’ importanti operazioni di polizia.

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