El Alamein, 4 settembre 1942 morte di un giovanissimo Eroe

Avanguardista sedicenne, fuggito da casa per accorrere sul fronte libico, portava nella batteria che lo accoglieva la poesia sublime della sua fanciullezza eroica. Sempre primo nel pericolo, rifiutava qualsiasi turno di riposo, riuscendo in ogni occasione di superbo esempio ai camerati più anziani. Durante una giornata particolarmente aspra in cui il suo reparto veniva sottoposto a violentissimo tiro di controbatteria, in qualità di tiratore dell’ultimo pezzo rimasto efficiente, in piedi, continuava a sparare fino all’ultimo colpo al grido di ‘Viva il 3° Celere’. In altra azione di guerra, colpito dallo scoppio di una mina che gli recideva una gamba, sopportava con stoica fermezza la medicazione e, prossimo alla fine, pronunziava stupende parole di amor patrio, rammaricandosi di doversi separare dal reparto e dai compagni. Splendida figura di eroe fanciullo, simbolo purissimo della virtù della gente d’Italia.

Marmarica-Egitto (Africa Settentrionale) Marzo-Dicembre 1941 – Maggio-Settembre 1942”.

Potete leggere la storia della sua breve ma straordinaria vita cliccando sul link sottostante:

 Sergio Bresciani, l’eroe fanciullo

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