11 luglio 1943, l’estremo sacrificio del sommergibile Flutto nella battaglia di Sicilia

Il 10 luglio 1943, a pochi mesi dalla vittoria nella durissima battaglia del nord Africa, gli Alleati con la più grande flotta d’invasione mai vista nella storia dell’umanità, avevano iniziato l’Operazione Huscky, l’invasione della Sicilia e di conseguenza dell’Europa. Non potendo contrastare lo strapotere alleato con le unità di superficie, la Regia Marina cercò di contrastare le operazioni di invasione con le unità sottomarine.

Questa è la storia del sommergibile Flutto della classe Tritone, primo delle cinque unità  della Regia Marina che andarono perdute in quei giorni nelle acque siciliane. Con l’affondamento dell’unità,  comandata dal  tenente di vascello Francesco Caprile,  persero la vita tutti i 49 membri dell’equipaggio.

Il sacrificio del sommergibile Flutto

Dopo il sacrificio del Flutto, come detto altri quattro sommergibili andarono persi nel tentativo di contrasto alle operazioni alleate in Sicilia e precisamente:

  • Sommergibile Flutto della classe Tritone affondato l’11 luglio
  • Sommergibile costiero Acciaio della classe Platino affondato il 13 luglio
  • Sommergibile Nereide 2° affondato il 13 luglio al largo di Augusta, da tre cacciatorpediniere inglesi
  • Sommergibile Ascianghi affondato il 23 luglio al largo di Augusta, da duecacciatorpediniere e precisamente il Laforey e l’Eclipse
  • Sommergibile Argento della classe Platino affondato il 3 agosto, al largo di Pantelleria, dal  cacciatorpediniere statunitense Buck

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