“Nell’Africa orientale il presidio dell’Amba Alagi, dopo aver resistito oltre ogni limite, ridotto ormai senza viveri e senza acqua, nella impossibilità materiale di curare i feriti, ha avuto ordine di cessare la lotta. Nella battaglia dell’Amba Alagi si sono particolarmente distinti il gruppo Carabinieri Reali Amba Alagi, la compagnia arditi Toselli, la compagnia mortai da 81 della divisione Granatieri di Savoia, il battaglione mitraglieri del 10° reggimento Granatieri di Savoia, il II e III gruppo del 60° artiglieria Granatieri di Savoia, il XLIII gruppo di artiglieria coloniale, il XXIV gruppo di artiglieria da 75. Il nemico, in omaggio al valore dei nostri soldati, ha loro concesso l’onore delle armi, ha lasciato la pistola agli ufficiali ed ha disposto che il nostro presidio, uscendo dal ridotto dell’Amba Alagi, sfili in armi dinnanzi ai reparti inglesi che renderanno gli onori. Il Duca d’Aosta segue la sorte delle sue truppe. La resistenza continua nella regione del Gimma e in quella di Gondar”.
Cosi il Bollettino di guerra n° 348 del 19 maggio 1941 informava della resa del Duca Amedeo d’Aosta Vicerè d’Etiopia avvenuta il precedente 17 sull’Amba Alagi, dopo aver esaurito viveri e munizioni. Articolo completo cliccando sul link sottostante: