Era il 21 aprile 1945 quando un Douglas A-20 Boston, un bombardiere leggere appartenente al 18° Squadrone della Royal Air Force, pilotato dai quattro aviatori venne abbattuto dalla contraerea nei cieli emiliani. I loro poveri resti, verranno rinvenuti solo oltre 65 anni dopo, precisamente nell’estate del 2011, da un gruppo di ricercatori “armati” di metal-detector in un campo di Copparo, in provincia di Ferrara.
L’euipaggio era composto da David Kennedy Raikes, David Millard Perkins, Alexander Thomas Bostock e John Penboss Hunt, questa è la loro storia.
Avevano tutti tra i venti e i ventuno anni di età ed erano tre aviatori inglesi ed uno australiano, equipaggio di un velivolo Douglas A-20 Boston, uno dei più diffusi bombardieri leggeri e da attacco al suolo del secondo conflitto mondiale, utilizzato dalle aviazioni alleate di Inglesi ed Americani. Si chiamavano David Kennedy Raikes (Sergente pilota), David Millard Perkins (Sergente navigatore), Alexander Thomas Bostock (Sergente operatore radio) e John Penboss Hunt (mitragliere di bordo) e il 21 aprile 1945, pochi giorni prima della fine delle ostilità sul suolo italiano, decollarono dall’Aeroporto di Forlì per effettuare una missione di ricognizione ed osservazione lungo il corso del Po, tra le località di Copparo e Ro. Il velivolo, giunto in prossimità dell’area, incappò nel fuoco della contraerea, venendo abbattuto. Il bombardiere, divenuto una palla di fuoco, si schiantò al suolo nelle campagne della bassa emiliana e i quattro piloti rimasero uccisi sul colpo, sprofondando sotto terra per…
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