Il post odierno è dedicato al sottotenente pilota Aurelio Morandi in forza alla caccia terrestre dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana. Nato a Orzinuovi in provincia di Brescia, il 19 marzo 1921 morirà donando la vita alla patria nel tentativo di contrastare i bombardieri alleati che ormai incontrastati, continuavano anche negli ultimi giorni del conflitto a martoriare i cieli del nord Italia.
Il valoroso ufficiale uno degli ultimi piloti ad arruolarsi nelle file della forza aerea della Repubblica Sociale Italiana, decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare e Croce di Ferro germanica di II classe, venne abbattuto il 19 aprile 1945 a Cassina Riccardi nel comasco. Nel suo ultimo giorno di vita, affrontò come sempre sprezzante del pericolo una formazione di tre bombardieri B-24 H Liberator, dell’859th Bomb Squadron, della 15th Air Force, ai comandi del suo Messerschmitt Bf 109 G-10 del 1º Gruppo caccia “Asso di bastoni”.
Non è mai stato completamente chiarito, se Morandi venne abbattuto da un B-24 o dalla contraerea svizzera in quanto gli equipaggi statunitensi, una volta avvistati i caccia dell’ANR, presero la decisione di spostare la propria rotta a nord preferendo incappare eventualmente nella contraerea svizzera piuttosto che scontrarsi con i Bf-109. Ad ogni modo Morandi, fu l’ultimo dei 210 piloti italiani dell’ Aeronautica Nazionale Repubblicana caduti in combattimento, questa è la sua storia, buona lettura.