1° aprile 1936, la “colonna celere Starace” occupa Gondar

Alle ore 6 del 1°aprile 1936, la “Colonna Celere Starace” si mise in marcia e alle 10 circa il tricolore italiano veniva issato sul Castello di Gondar, antica città capitale dell’Impero. Il post odierno è dedicato alla marcia del reparto sopra citato, costituito il 5 marzo 1936  con 160 Ufficiali e 3177 tra sottufficiali e truppa ed equipaggiato con circa 500 autocarri. Essa includeva l’ 82° Battaglione Camicie Nere del 6° Gruppo, il 3° reggimento bersaglieri e varie unità minori e di supporto.

Così denominata in quanto posta agli ordini del segretario del Partito Nazionale Fascista dal 12 dicembre 1931 e Luogotenente Generale della Milizia Volontaria Achille Starace, la colonna aveva il compito di occupare velocemente Gondar, capitale del territorio degli Amara. Dopo le nostre vittoriose battaglie dell’Endertà, del Tembién e dello Scirè, gli eserciti etiopi del nord erano stati annientati ed avevano lasciato le regioni settentrionali dell’impero praticamente indifese.

Nei giorni 10 ed 11 marzo i reparti si concentrarono nella zona dei Laghi di Acria ed il 12 marzo Starace, ne assunse il comando, cominciando la marcia muovendo da Asmara il giorno 15. Il 18 dopo aver percorso in 4 giorni circa 400 chilometri in territorio impervio veniva raggiunta Omager il 18 e il 20 marzo alle ore 7, la Colonna iniziava il passaggio del Setit, un fiume di circa 760 chilometri tributario del Nilo. Alla fine della giornata erano stati percorsi 45 Km.

Il 21 e 22 marzo la marcia proseguiva fino al torrente Suà che venne oltrepassato il 23 proseguendo senza sosta nell’avanzata. Il 25 marzo alle ore 16 dopo aver superato un terreno molto ostico veniva raggiunto l’Hangareb e dal 26 al 29, la Colonna procedette attraverso un susseguirsi di torrenti, che rese necessario appiedare i reparti, per guadagnare tempo. Il 30 marzo dopo aver messo a disposizione di Starace la 3ª Brigata Eritrea su 3 Battaglioni, 3 Bande e due Batterie da 65/17 su 4 pezzi dava i seguenti ordini:

  • Giorno 30 marzo: la Colonna avanzi quanto più possibile, autocarrata; la 3ª Brigata si porti da Dacuà a Masal Denghià.
  • Giorno 31 marzo: la Colonna Celere col massimo delle forze appiedate prosegua su Gondar; la 3ª Brigata raggiunga Bambelò.
  • Giorno 1°aprile: la Colonna Celere e la 3ª Brigata puntino contemporaneamente su Gondar.

Secondo gli ordini la mattina del 31 marzo, veniva iniziata la marcia a piedi con due Battaglioni di Bersaglieri e l’intero 82° Battaglione CC.NN., due giornate di viveri di riserva, 30 cartucce e due bombe a mano per ciascun armato di fucile. Occorreva fare presto il nemico abbandonava precipitosamente le fortificazioni di Tukul Dingià, ma iniziava gli attacchi contro la coda della colonna, attacchi ripetuti nei giorni successivi. Il 1° aprile come ricordato ad inizio post, la “Colonna Celere Starace” raggiungeva Gondar.

La marcia su Gondar consentì agli italiani di raggiungere una posizione collocata più a sud di quella occupata dalle truppe etiopi a Mai Ceu, mettendone a rischio il fianco. Il 1° aprile come appena ricordato l’obbiettivo della colonna era stato raggiunto, ma Starace venne subito spronato a riprendere la marcia. Occorreva sfruttare le rivalità fra capi locali e il collasso delle armate abissine, pertanto lo stesso Mussolini esortò Starace a riprendere la marcia per raggiungere i  territori intorno al lago Tana, a cui erano molto interessati gli inglesi.

La colonna si rimise in marcia e dopo aver lasciato il lago Tana, Starace entrò a Bahar Dar il 24 aprile, a Debre Tabor quattro giorni dopo, raggiunse il 3 maggio le sorgenti del Nilo Azzurro ed entrò in Debra Marcos il giorno 20 dello stesso mese. In sessantacinque giorni, la colonna percorse 1700 km occupando un territorio pari a 100000 km2. L’intera operazione costò la morte di 10 nazionali e 1 ascaro oltre a 7 feriti nazionali e 2 indigeni.

Agli ultime ore di vita di Achille Starace, protagonista del nostro post odierno, abbiamo dedicato un apposito post che Vi invitiamo a rileggere cliccando sul link sottostante:

“Starace, dove vai?” gli chiesero, per sentirsi rispondere: “Vado a prendere il caffè”

Colonna Celere Starace

 

Chi volesse approfondire ulteriormente l’interessante operazione militare può farlo leggendo il libro scritto dallo stesso Starace ed edito nel 1937:

La Marcia su Gondar. Della colonna Celere A.O. e le successive operazioni nella Etiopia Occidentale

 

Grazie per aver letto con tanta pazienza il nostro post, con la speranza che vogliate continuare a seguirci anche in futuro Vi salutiamo e diamo appuntamento al prossimo.

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