Nome | Giuseppe Perego |
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Data e luogo di nascita | Sondrio, 27 settembre 1920 |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Alpini |
Reparto | 5° reggimento alpino – divisione alpina “Tridentina” |
Unità | Battaglione “Tirano”, 46ª compagnia |
Grado | Sottotenente di complemento |
Guerre | Seconda Guerra Mondiale |
Data e Luogo di morte | Nikitowka (Fronte russo); 26 gennaio 1943 |
Motivazione della Medaglia d’Oro | «Comandante di plotone di compagnia alpina, in cinque mesi di permanenza in linea sul fronte russo, si prodigava incessantemente con l’esempio infondendo nei gregari coraggio e spirito di aggressività. Nei vari combattimenti sostenuti sul medio Don, rifulse per eroismo al comando di ardite pattuglie in esplorazione oltre le linee. Dopo aver partecipato con eroico spirito di sacrificio a ben nove combattimenti durante l’epico ripiegamento sulla steppa russa, pur menomato fisicamente di grave congelamento e durissime fatiche, prendeva parte volontariamente all’azione di Arnautowo, si lanciava con ardore leonino al contrassalto di preponderanti forze nemiche, alla testa dei suoi alpini e riusciva a sventare una minaccia avversaria con arditi lanci di bombe a mano. Con rinnovato ardore, animando i propri alpini con la parola e con l’esempio, incurante del fuoco avversario, intenso e micidiale, si portava sul fianco destro nemico per impedire l’accerchiamento della colonna ed impegnava nuovamente l’avversario costringendolo a ripiegare. Nel proseguimento dell’azione, colpito all’addome da una raffica di mitragliatrice, rifiutava di farsi trasportare al posto di medicazione e con sforzo supremo, conscio dell’imminente fine, animava i suoi alpini con i gesti e la parola a proseguire nell’azione vittoriosa, chiudendo la sua giovane ed eroica esistenza tutta dedicata alla Patria, al grido di “Viva l’Italia, Viva gli Alpini”. Esempio di purissimo eroismo, di abnegazione insuperabile e di assoluta dedizione alla Patria. Medio Don-Belogory-Arnautowo-Nikitowka (Fronte russo), 9 settembre 1942-26 gennaio 1943». |
Riconoscimenti e altre decorazioni | Dopo la sua morte fu promosso al grado di tenente con Regio Decreto del 18 marzo 1943 e il 24 febbraio 1946 gli fu conferita la laurea “ad honorem” in economia e commercio dall’Università commerciale “L. Bocconi”. |
Dati tratti da wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Perego_(alpino)
Anche mio padre ricevette una medaglia al valor militare per aver motivato i suoi uomini in questa battaglia, a Nikitowka il 26/1/43, era anche lui in fanteria, nel 4° R.A. Tridentina, si chiamava ADORNI NATALE e fu uno dei pochi che rientrò da quell’inferno di ghiaccio.
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