Nome | Giuliano Slapater |
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Data e luogo di nascita | Trieste, 10 ottobre 1922 |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Alpini |
Reparto | 5° reggimento alpino – divisione alpina “Tridentina” |
Unità | Battaglione “Tirano” |
Grado | Sottotenente di complemento |
Guerre | Seconda Guerra Mondiale |
Data e Luogo di morte | Arnautowo (Fronte russo); 26 gennaio 1943 |
Motivazione della Medaglia d’Oro | «Educato ad una severa disciplina militare, che gli veniva spontaneamente suggerita da una eroica tradizione di famiglia, sapeva, per ogni dove, con l’esempio, fare del proprio plotone un pugno di animosi più volte distintisi per aver portato a termine ardue e pericolose puntate nel solido schieramento nemico. Durante il gelido estenuante ripiegamento, assolveva importanti e delicati compiti, partecipando ad aspri combattimenti e sopportando con stoica fermezza, benché febbricitante i più duri disagi. Durante una grave crisi, slanciatosi volontariamente nella mischia alla testa dei suoi alpini, attaccava deciso una postazione nemica e l’annientava in un ardito assalto con bombe a mano, permettendo il proseguimento della colonna. Benché gravemente ferito al viso si risollevava e con rinnovato impeto trascinava i propri uomini all’inseguimento di un gruppo di fuggiaschi. Ferito una seconda volta mortalmente, in un estremo sforzo di volontà, estraeva l’ultima bomba a mano e la lanciava contro il nemico. Degno continuatore di una stirpe di eroi cadeva fiero di poter offrire la giovane vita in olocausto alla Patria, il suo ultimo saluto di soldato e di cittadino suonava ancora una volta di suprema sfida all’avversario gridando: “Viva l’Italia! Viva il 5º Alpini!”». Medio Don – Arnautowo (Fronte Russo), 9 settembre 1942–26 gennaio 1943 |
Riconoscimenti e altre decorazioni |
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Dati tratti da wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Giuliano_Slataper