Il 26 settembre del 1917, un giovane tenente ligure e quattordici suoi valorosi soldati rimasero uccisi a Rocca Pietore piccolo comune della provincia di Belluno, mentre erano impegnati a scavare una galleria, per sorprendere le forze austro-ungariche sulla Fordella a V, sulla Marmolada. Lo scavo della galleria d’attacco, era iniziato il precedente 4 luglio, dal Vallone di Antermoia.
Il valoroso ufficiale protagonista del nostro post odierno è Flavio Rosso, nato a Lavagna il 17 novembre 1896. In quei duri giorni dell’estate 1917, egli prestava servizio come tenente nel 51° Reggimento Fanteria Brigata Alpi e come su molti altri fronti i due eserciti si contrastavano per mantenere e rafforzare le rispettive posizioni e per farlo cercarono di arrivare alle linee nemiche scavando delle gallerie.
Il 4 luglio 1917, come ricordato ad inizio del nostro post, gli italiani iniziarono a scavare una galleria di attacco alla Forcella Vu dal Vallone di Antermoia, poco sotto quota 3065 e il 21 settembre, 79 giorni dopo l’inizio dei lavori, caduto l’ultimo diaframma di roccia, un plotone del 51° Fanteria, comandato dal Tenente Flavio Rosso conquistò la caverna superiore austriaca che era stata scavata.
Il 22 successivo venne occupata quella inferiore, ma un tragico destino stava attendendo il tenente e i suoi uomini. Il 26 alle ore 4,45 la Marmolada fu scossa da una terribile esplosione causata dal brillamento della mina che gli austro-ungarici fecero esplodere nella loro galleria di contromina, quasi a contatto con quella dentro la quale si trovavano l’ufficiale ed altri quattordici fanti. L’esplosione fece franare la roccia che seppellì il Tenente Flavio Rosso e i quattordici dei suoi fanti.
In totale i morti del tragico fatto furono quindici, mentre due soldati rimase feriti. Sotto riportiamo i nomi dei 15 militari morti nell’adempimento del dovere:
1 Caporale Garzone Clemente 52° Reg. Fanteria Plot. Arditi
2. Soldato Delletto Antonio 52° Reg. Fanteria Plot. Arditi
3. Soldato Donati Giacomo 52° Reg. Fanteria Plot. Arditi
4. Soldato Pecchia Salvatore 52° Reg. Fanteria Plot. Arditi
5. Soldato Trigiani Generoso 52° Reg. Fanteria Plot. Arditi
6. Soldato Artese Virgilio 52° Reg. Fanteria Plot. Arditi
7. Soldato Giorgioni Giuseppe 52° Reg. Fanteria Plot. Arditi
8. Soldato Verecchia Silvestro 5° Sez. Pistole Mitr. 52° Fant.
9. Soldato Majone Francesco 5° Sez. Pistole Mitr. 52° Fant.
10.Soldato Graziani Ferdinando 5° Sez. Pistole Mitr. 52° Fant.
11.Tenente Rosso Flavio Plot. Alta Montagna 51° Fant.
12.Soldato Sibilla Francesco Plot. Alta Montagna 51° Fant.
13.Soldato Elia Pietro Sez. Lanciafiamma
14.Soldato Merlini Andrea Sez. Lanciafiamma
15. Soldato Negri Evaristo Sez. Lanciafiamma
I resti di questi uomini non sono mai stati recuperati e sono sicuramente sotto i detriti. Per l’azione di scavo e la successiva morte al tenente verrà conferita la Medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria con la seguente motivazione:
«Sostituiva nel comando di una pattuglia di assalto un altro ufficiale ferito, e alla testa di esso, fugava con grande slancio ed ardimento tutti i difensori di una galleria avversaria impossessandosene. Sorpreso dalla esplosione di una poderosa mina nemica, mentre apprestava a difesa la posizione conquistata, vi perdeva gloriosamente la vita. – Marmolada, 20-26 settembre 1917».
Al tenente Rosso è oggi intitolata quello che resta della galleria realizzata dalle truppe italiane per sorprendere le forze austro-ungariche sulla Forcella a V, sulla Marmolada. Il 2 settembre 2006 venne inaugurato a quota 2911, nelle vicinanza della stazione della funivia di Serauta, un cippo in ricordo di Flavio Rosso e dei 14 commilitoni caduti in quel tragico 26 settembre 1917.
Poco più di due mesi prima, esattamente il 17 Giugno 1917, Flavio scirrse una toccante lettera alla madre che riportiamo sotto:
Cara mamma,
ti scrivo mentre sono di guardia in un piccolo posto, il più avanzato, quattro ore oltre la frontiera. Di fuori tira un vento indiavolato, è già un’ora i miei compagni dormono, e di fuori quello che mi ha dato il cambio passeggia. Mi decido scrivervi ora perché non ho ricevuto fino a ieri 16, risposta di una mia cartolina postale, spedita agli otto nella quale vi chiedevo che mi mandaste sigarette e denari, le sigarette perché qui non ne danno e non se ne trova, voi forse vi credete che ce le passino colle cartoline, ma invece nulla di tutto questo. Sento da una lettera che ho ricevuto giorni fa, ma che non so quando me l’abbiate spedita perché non vi è la data, che Edvige ha preso la licenza e Claudio è passato in terza. Ho piacere come mi hanno fatto piacere quelle due righe che mi ha scritto Irma. Il babbo dice che vi è un corso allievi Uff. lo so e attendo che lui mi dica di un certificato che io ho frequentato la seconda Istituto per potermici iscrivere. Il portafoglio l’ho perduto o me lo hanno preso con dei denari, della tessera, dei V.C.A. del ritratto di Carlo, di quello del babbo, delle tessere dei circoli e di tutto quanto vi era dentro. Qui la salute è buona e l’appetito non mi manca, ma manca bensì il mangiare che il rancio è poco e persino nelle osterie tirano per il collo e io che attendevo da voi i denari fino dagli otto ho fatto un debito di cinque lire e come dovevo fare? Mangiare dovevo se non basta quello che ci danno, se la pagnotta ha la muffa, la carne puzza e la fatica qui è molta si fanno delle ricognizioni che durano quindici, sedici ore e sui monti collo zaino. Oggi per venire di guardia ho fatto due ore, di zaino affardellato e sono a pancia vuota. Ma pazienza, finirà anche la guerra e torneremo a casa, se ritorneremo, vincitori e gloriosi d’esserci battuti e io contento di aver passato delle notti ad esplorare e cercare il nemico poiché sono esploratore. Si sente ogni tanto rombare il cannone che distrugge i forti di X… e il suo colpo si sente rimbombare cupamente in queste valli altissime e chiuse tutte coperte da abeti, dove solo la neve resta per tutto l’anno, la neve e i camosci. Spero tornando a basso domani sera, di trovare qualche cosa almeno una cartolina, scrivetemi, scrivetemi spesso anche una cartolina anche se non riceverete risposta a tutte non importa, che non posso scrivere qui non si trova nulla e resto come uno stupido senza potervi rispondere. Mi raccomando se non mi avete ancora mandato la raccomandata mandatemi un vaglia telegrafico e se me l’avete già mandata mandatelo lo stesso perché pagato il debito rimango quasi asciutto. Pure le sigarette mi puoi mandare perché per me è un tormento rimanere sveglio la notte senza nulla in bocca, ed un portafoglio più grande che potete e ogni lettera che mi mandate mettetemi dentro una busta ed un foglio così io posso anche tenerli nel portafoglio che non si spiegazzano. Avevo fatto ricerca da Barchiocchi del pacco che vi ho mandato in cui c’era la pagella e altra roba.
Sento che Claudio è entusiasmato per fare la guerra ditegli che si contenti di leggerla sui giornali che io che la sto facendo gli so dire che è terribile per fatica e il resto e ringraziate che della famiglia ci sono io solo che nella mia compagnia ci sono quattro fratelli. Il mio indirizzo è cambiato, ed è:
al Soldato Rosso Flavio
tale Reggimento tale Compagnia
(Zona di Guerra)
così senza mandarlo al deposito mi arriva prima. Smetto di scrivere perché ho sonno allora mi raccomando per tutto, io sto bene di salute e di appetito fin troppo ma poco di borsa, così spero voi (per la salute né). Saluta tutti amici e ricevi tanti baci per Carlo e il babbo e tutti da Flavio
Ho scritto allo zio Carlo
Grazie per aver letto con tanta pazienza il nostro post, con la speranza che vogliate continuare a seguirci anche in futuro Vi salutiamo e diamo appuntamento al prossimo.