Il Commissariato generale per le onoranze ai caduti (conosciuto anche come Onorcaduti) nasce come “Commissione nazionale per le onoranze ai militari d’Italia e dei paesi alleati morti in guerra” con regio decreto 24 giugno 1919. A capo dell’ente preposto alla gestione dei cimiteri di guerra e delle sepolture dei caduti, in Italia o all’estero, viene posto il generale Armando Diaz, il Duca dell Vittoria, futuro Ministro della Guerra e Maresciallo d’Italia.
Con Legge 877/31 viene istituita la figura del commissario di Governo a capo di una apposita commissione (poi soppressa nel 1935, con l’arrivo del commissario generale straordinario), che risponde direttamente al presidente del Consiglio dei ministri. Dal 1951 assume l’attuale denominazione e viene posto presso le dipendenze del dicastero della Difesa, con il compito di censire e dare sepoltura ai militari, militarizzati e civili deceduti in conseguenza della guerra dal 24 maggio 1915 al 31 ottobre 1920, dal 10 giugno 1940 al 15 aprile 1946, nonché i militari e i civili deceduti in prigionia o in internamento dopo il 10 giugno 1940, i partigiani e i patrioti deceduti in conseguenza della lotta di liberazione dopo l’settembre 1943, i civili deceduti dopo l’8 settembre 1943 quali ostaggi o per atti di rappresaglia, i marittimi mercantili deceduti per fatto di guerra dal 10 giugno 1940 al 15 aprile 1946.
Con l’avvento del 1985 le sue competenze passano anche ai Caduti nelle colonie italiane d’Africa (dal 1889), nel Dodecaneso (tra il 1911 ed il 1913) e nella Guerra di Spagna. Con la legge 3/03 sono inclusi anche gli italiani periti durante il Risorgimento, a decorrere dal 4 marzo 1848 e nel corso di missioni di pace. Non solo: Onorcaduti si fa carico anche delle salme dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana e di eserciti stranieri (siano ex nemici o alleati) a cui non abbiano provveduto le nazioni di appartenenza, previo accordo con quest’ultima.
In sintesi le sue competenze ed attribuzioni sono le seguenti:
- Alta sorveglianza ed alla gestione di otto Zone monumentali di guerra, specificamente indicate:
Sacrario militare di Redipuglia
Sacrario militare di Asiago
Sacrario militare del monte Grappa
Sacrario militare Castel Dante di Rovereto( caduti nella guerra 1915-1918)
Sacrario militare delle Fosse Ardeatine
Sacrario militare di Mignano Monte Lungo
Sacrario dei caduti d’oltremare di Bari
Sacrario militare italiano di El Alamein
- Sistemazione, manutenzione e custodia dei Sepolcreti, in Italia ed all’estero, nei quali sono custodite le spoglie dei Caduti italiani (in guerra, a decorrere dal 4 marzo 1848, nonché nelle missioni di pace) e, limitatamente al territorio nazionale, anche quelle degli ex nemici ed alleati (previ accordi con i relativi governi);
- Divulgazione delle informazioni relative alle suddette sepolture;
- Ricerca, recupero, eventuale rimpatrio ed definitiva sistemazione dei Caduti italiani non ancora individuati;
- Custodia dell’ “Albo d’Oro” dei Caduti della Prima guerra mondiale.
La struttura centrale ha adesso sede a Roma, Piazza della Marina 4, nell’ambito del complesso di “Palazzo Marina”, mentre l’organizzazione “territoriale” è articolata su sette Direzioni di Sacrario Militare, di cui una all’estero, ognuna delle quali coordina le attività delle Zone monumentali di guerra e dei Sepolcreti ubicati nelle aree di propria competenza.
A queste strutture, che rispondono al vice commissario generale, si aggiungono altri 1.300 sepolcreti circa, di cui 120 ubicati all’estero: alcuni sono di proprietà dell’Agenzia del demanio, altri di amministrazioni locali o religiose che concedono ad Onorcaduti il diritto d’uso per la gestione, la manutenzione degli immobili e la loro fruibilità da parte del pubblico. Impiega 200 persone. In totale, nei suoi cimiteri ospita 970.000 caduti.
Onorcaduti non si occupa solamente della custodia e della conservazione di sepolcreti e monumenti, ma divulga e dirama le notizie sulle sepolture ai famigliari delle vittime, alle associazioni di reduci e combattenti, anche perché ancora oggi, si interfaccia con gli enti omonimi esteri, alla ricerca di informazioni sui caduti italiani, provvedendo, nel caso, alla loro traslazione in patria.
Inoltre, e’ stata creata una banca dati, consultabile gratuitamente e dal web, in cui sono racchiusi i nomi di tutti i caduti ed i dispersi della prima e della seconda guerra mondiale. Laddove possibile, ne sono indicate anche data e luogo di nascita, di morte e di sepoltura.
Prima di chiudere il post , un cenno sullo stemma ufficiale del Commissariato. Lo scudo sannitico di colore azzurro (emblema del valor militare, fedeltà e amor di Patria) è incastonato un rombo rosso (colore dell’audacia, coraggio e sacrificio supremo) sul quale sono collocati, nei quattro angoli, i simboli delle Forze Armate in colore oro (giustizia, gloria, sovranità). In alto la granata scoppiante a fiamma dritta (Esercito), a destra l’ancora con gomena attorcigliata (Marina), a sinistra l’aquila turrita dal volo spiegato (Aeronautica) ed in basso la granata con fiamma storta (Carabinieri).
Al centro è inserita una stella d’argento a cinque punte (appartenenza alle Forze Armate) che funge da braciere nel quale arde una fiamma perenne simbolo di onore e memoria per i Caduti, costituente la funzione principale del Commissariato Generale. Grazie per aver letto con tanta pazienza il nostro post, con la speranza che vogliate continuare a seguirci anche in futuro Vi salutiamo e diamo appuntamento al prossimo.