Abbiamo dedicato due post alla fine dello Scirè, scomparso il 10 agosto 1942 nelle acque davanti Haifa in Palestina durante una missione di avvicinamento al porto. Il battello come aveva fatto anche durante altre vittoriose missioni della X MAS stava portando verso il porto britannico undici incursori, i famosi uomini Gamma. Gli inglesi informati dei movimenti del battello italiano lo lasciarono avvicinare indisturbato quasi fino nel porto salvo poi attaccarlo violentemente provocandone l’affondamento.
Per molti anni questo e molti episodi del genere dettero adito a voci di tradimento nell’ambito della Regia Marina, tesi condivisa anche dai comandi germanici. La verità si scoprì invece molti anni dopo. I tedeschi utilizzavano per le loro comunicazioni cifrate la macchina “Enigma” che ritenevano inviolabile. Nel maggio del 1941 invece la marina inglese riuscì a mettere le mani su un apparato Enigma intatto e sui documenti di cifratura, catturando un sommergibile tedesco. Fu così che per tutta la durata della guerra, i britannici conobbero quasi tutti i piani dei nostri comandi e dei tedeschi.
Il sommergibile Scirè e il suo equipaggio furono una delle tante vittime di questo evento. Il 28 aprile del 1943 venne conferita al valoroso battello la Medaglia d’oro al Valor Militare:
“Sommergibile operante in Mediterraneo, già reduce da fortunate missioni di agguato, designato ad operare con reparti d’assalto della Marina nel cuore delle acque nemiche, partecipava a ripetuti forzamenti delle più munite basi mediterranee. Nel corso dei reiterati tentativi di raggiungere lo scopo prefisso, incontrava le più aspre difficoltà create dalla violenta reazione nemica e dalle condizioni del mare e delle correnti.
Dopo aver superato col più assoluto sprezzo del pericolo, gli ostacoli posti dall’uomo e dalla natura, riusciva ad assolvere in maniera completa il compito affidatogli, emergendo a brevissima distanza dall’ingresso delle munitissime basi navali nemiche prescelte ed a lanciare – così – le armi speciali che causavano a Gibilterra l’affondamento di tre grossi piroscafi e ad Alessandria gravi danni alle due navi da battaglia “Queen Elizabeth” e “Valiant”, il cui totale affondamento veniva evitato solo a causa dei bassi fondali delle acque in cui le due unità erano ormeggiate.
Successivamente, nel corso di altra missione particolarmente ardita, veniva spietatamente aggredito e scompariva nelle acque nemiche, chiudendo così gloriosamente il suo fulgido passato di guerra”.
Con lo Scirè quel tragico 10 agosto 1942, perirono il comandante Zelik, altri 6 ufficiali, 15 sottufficiali, 19 sottocapi, 8 marinai dell’ equipaggio oltre a due ufficiali, 4 sottufficiali, 2 sottocapi e 3 marinai incursori della X MAS. Di sotto riportiamo i nomi di tutti i valorosi che nel corso dell’azione donarono la propria vita ala Patria.
- Comandante
– Cap. Corv. Bruno ZELIK, decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare:
“Comandante di sommergibile più volte impiegato in ardite missioni di guerra in acque fortemente insidiate dall’avversario, si imponeva in ogni circostanza per valore, perizia e spirito aggressivo, dimostrandosi valido uomo di mare e di guerra. Nel corso di audacissima missione di forzamento di base nemica particolarmente protetta, colpita irrimediabilmente la sua unità, si inabissava con essa e con l’equipaggio al completo, dando così ultimo sublime esempio di quelle virtù di dedizione al dovere, di slancio e di entusiasmo che avevano caratterizzato l’intera sua vita di Ufficiale. Mediterraneo Orientale, 10 agosto 1942”.
- I 6 ufficiali
– Ten. Vasc. Gennaro SAVINO, Ufficiale in 2ª
– Cap. (GN) Antonio TAILER, Direttore di Macchina
– Ten. Vasc. Armando OLCESE
– S.Ten. Vasc. Remigio BENINI
– Ten. (GN) Alfonso BAIO
– Guardiamarina Raul CROCI CARMINATI
- I 15 sottufficiali
– C°1^cl. Giuseppe FARINA
– C°1^cl. Francesco RAPETTI
– C°1^cl. Umberto RAVERA
– C°2^cl. Livio VILLA
– C°3^cl. Francesco BARBIERI
– C°3^cl. Remo FONTANINI
– C°3^cl. Gino STELLA
– 2°C° Tommaso CONDO
– 2°C° Silvio SALARIS
– Sgt. Ottorino BARBUTI
– Sgt. Giovanni BRAGGION
– Sgt. Benedetto GIURINI
– Sgt. Romolo LODATI
– Sgt. Umberto ULIVELLI
– Sgt. Domenico VESPIA
- I 19 sottocapi
– Settimo AGNALLI
– Ivo BORGHETTI
– Lindo BRUGNONI
– Enzo CANALI
– Domenico CAPPELLINI
– Mario CAPUANO
– Pasquale ESPOSITO
– Vincenzo GIACALONE
– Giuseppe MAGNONE
– Giovanni MAPELLI
– Luciano MONTANELLI
– Giovanni MORANI
– Aurelio PERESSON
– Antonio PETRACCHI
– Ettore POZZI
– Enrico RIVA
– Eugenio SCARDIGLI
– Corrado SCOTTI
– Rocco TAVELLI
- Gli 8 marinai
– Cesare ANTONUCCI
– Marcello BORGOGNO
– Vittorio DRAGONE
– Alfiero GEMMI
– Fulvio GERVASI
– Vittorio PIZZICHINI
– Federico REGALDO
– Livio VISINTIN
- Gli 11 Incursori della Xª Flottiglia MAS
– Cap. (CM) Egil CHERSI
– S.Ten. (MD) Pier Ernesto GNECCO
– Capo Inf. Aurelio MORGAN
– 2°C° Ief Eugenio DEL BEN
– Sgt. Nocch. Delfo CAPRILI
– Sgt. P.M. Lauro MANZONI
– Sc. Cann. P.S. Erminio FIORAVANTI
– Sc. Pal. Rodolfo BEUK
– Segn. Paolo BARONCHELLI
– Fuoch. Luca RICCIARDI
– Fuoch. Guido FONTEBUONI
Prima di chiudere il nostro post, ricordiamo che nel settembre del 1944 la Marina Militare italiana con la nave salvataggio Anteo ha provveduto a recuperare le salme di 42 dei 49 componenti dell’equipaggio e quelle di tutti gli 11 operatori della X MAS. Varie parti dello scafo, rimosse in un precedente tentativo di recupero (basamento del cannone, parti della portelleria, vari pezzi del fascione e i due cilindri contenitori dei SLC), sono conservate nel Sacrario delle Bandiere di Roma a nei Musei Navali di La Spezia a Venezia e alla base navale di Augusta.
Grazie per aver letto con tanta pazienza il nostro post, con la speranza che vogliate continuare a seguirci anche in futuro Vi salutiamo e diamo appuntamento al prossimo.
Onore RIP
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