A Falzè di Piave, una frazione del comune di Sernaglia della Battaglia, in provincia di Treviso è collocato un bellissimo monumento dedicato agli arditi che impreziosisce la piazza principale, piazza Arditi. Realizzato nel 1921, è costituito dall’opera “Tre arditi all’assalto”, pregevole scultura bronzea di Giovanni Possamai.
Chi volesse approfondire l’argomento Arditi può leggere il nostro post:
29 luglio 1917 la nascita degli Arditi
Plastico e suggestivo riproduce a grandezza naturale tre arditi nell’atto di sferrare l’assalto: il primo a sinistra armato di pugnale in bocca, quello al centro con moschetto ’91 in mano e quello a destra nell’atto di lanciare una bomba a mano.
La scena ricorda l’episodio dell’attraversamento del Piave, il 27 ottobre 1918, di un gruppo di arditi del LXXII Reparto d’Assalto, episodio che valse loro l’appellativo di “Caimani del Piave” da parte degli Austriaci.
I Caimani del Piave furono un reparto di nuotatori addestrato per attraversare i fiumi a nuoto allo scopo di condurre ricognizioni, azioni di sabotaggio o portare ordini, reparto intensamente impiegato da parte italiana durante la prima guerra mondiale sul fronte del Piave.
Essi erano uno speciale reparto di Arditi volontari che, creati all’indomani della Battaglia di Caporetto, avevano messo a punto delle particolarissime tecniche offensive. Inizialmente costituito per lo più da nativi delle zone del Piave, in un secondo momento il reparto accolse anche volontari provenienti da altre regioni che si distinguevano per le capacità natatorie.
In acqua avevano adottato una tecnica di nuoto ispirata agli alligatori: per minimizzare la superficie esposta e quindi la possibilità di essere individuati, esponevano dall’acqua solo la testa al di sopra delle narici. Da questo probabilmente deriva la denominazione di caimani.
L’addestramento era molto duro e concentrato, oltre che sul nuoto, soprattutto sulle tecniche di combattimento a mani nude e lama corta. L’armamento principale era costituito da un pugnale. Era anche previsto l’insegnamento di arti marziali orientali da parte di istruttori scelti tra i marinai che le avevano apprese quando, a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, erano stati destinati in Cina e Giappone.
La divisa era costituita da semplici calzoncini da bagno. Conducendo azioni per lo più notturne, inoltre, erano soliti ricoprirsi con una mistura di grasso (per proteggersi dal freddo) e nerofumo (per mimetizzarsi nel buio).
Il monumento oggetto del post è collocato proprio a Sernaglia della battaglia, perchè da li gli Arditi della 1ª divisione d’Assalto varcarono il Piave durante la battaglia di Vittorio Veneto.
Dopo il secondo Conflitto mondiale la lastra con i nominativi dei Caduti venne sostituita per integrare anche i morti della Guerra del 1940-45. Da ricordare che al comune di Sernaglia è stato aggiunto l’appellativo “della battaglia” per l’eroici comportamento dei sui abitanti durante l’occupazione austro-ungarica che è valso al comune la medaglia d’oro al valor civile.
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